Usanze strane nel mondo

Ciao a tutti!

In Arabia Saudita è permesso mangiare con le mani, ma con le 3 dita come faceva Maometto. 

In Giappone, i noodles “se non fanno rumore, non si gustano veramente”, è maleducazione non ruttare dopo un invito a pranzo poiché è una dimostrazione di non gradimento nei confronti della cucina.

Se andate in Ungheria evitate di far toccare i bicchieri quando brindate: è maleducazione.

In Corea del Sud è maleducazione toccare il cibo prima che la persona più anziana abbia iniziato a mangiare. 

In Brasile esiste la tribù Yanomami che ha la tradizione di mangiare le ceneri dei suoi morti per onorarli. Lo fanno perché pensano che questo salverà l’anima della persona, e tutti i familiari partecipano mangiandone una parte.

In India se non lasci un pezzo di cibo nel piatto è maleducazione.

 

In Cina il rutto, a differenza della maggior parte dei paesi, non è considerato irrispettoso e maleducato, anzi è un segno di grande apprezzamento del pasto appena consumato e un modo per “ringraziare” il padrone di casa per l’ottimo cibo.

In Francia non bisogna assolutamente tagliare la baguette o l’insalata con il coltello. Perché ? Se state mangiando un’insalata, non tagliate le foglie con il coltello: in passato, i coltelli erano d’argento e si ossidavano a contatto con l’aceto diventando neri; anche se i tempi sono cambiati, la tradizione è rimasta intatta. Lo stesso vale per la baguette, dove però al precedente motivo si aggiunge quello religioso: il momento in cui Gesù spezzò il pane con le mani per dividerlo tra i suoi discepoli.

Cocktail dal mondo

Ciao a tutti!

Benvenuti nel mio blog. 

Come è che si dice? “Paese che vai usanza che trovi”, ebbene sì ogni paese ha le sue tradizioni culinarie, non solo per quanto riguarda gli antipasti, i primi e i secondi ma anche per i drink.  Ecco a voi i cocktail più famosi e esportati in tutto il mondo. 

MOJITO

Cuba è il colosso di numerosi cocktail famosi nel mondo, tra cui il Cuba libre e in particolare il Mojito. Si narra che il Mojito sia stato ideato da un pirata inglese Francis Drake (El Draque). Ufficialmente il nome del cocktail proviene da un barman della Bodeguita del Medio, locale situato in L’Avana e frequentato da personaggi di fama internazionale come Pablo Neruda e Ernest Hemingway. Si dice che sia stato proprio Hemingwaya rendere famoso questo cocktail: ma sembra che la frase a lui attribuita “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita” non fosse sua.

Anche il nome Mojito non ha chiare origini: potrebbe riferirsi parola spagnola mojadito, che significa “umido”, o a una tipica ricetta cubana di un condimento per le marinature, il mojo.

Ingredienti

  • 50 ml. di rum bianco
  • 6/8 foglie di menta
  • Acqua gassata
  • Succo di 1 lime (circa 3 cl)
  • 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
  • Ghiaccio.

CAIPIRINHA

Tipica bevanda alcolica brasiliana, il nome deriva dalla parola caipira, termine con cui vengono indicati gli abitanti delle zone rurali del Brasile. Si dice che sia proprio questa bevanda a rendere i brasiliani così allegri. 

Ingredienti :

  • Mezzo lime 
  • 2 cucchiaini di zucchero bianco 
  • 60 ml di Cachaça 
  • Ghiaccio 

COSMOPOLITAN 

Un drink reso noto grazie alla celebre serie “Sex and the city” e drink preferito dalla regina del pop Madonna, è simbolo dell’eleganza e dello stile newyorkese. 

Per fare un autentico Cosmopolitan vi serviranno:

  • 4 cl vodka citron 
  • 1,5 cl di triple sec  
  • 1,5 cl succo di limone 
  • 3 cl succo di mirtillo o cranberries 

MARGARITA 

Il Margarita, simbolo del Messico, sembra che sia stato inventato da un barman americano per Marjorie King, attrice dei primi anni del Novecento che beveva solo tequila per un’allergia.

Per preparare un ottimo Margarita vi serviranno:

  • 3,5 cl tequila 
  • 2 cl triple sec 
  • 1,5 cl succo di lime 

PIÑA COLADA

Letteralmente “ananas colato”, è tra i cocktail perfetti per l’estate e è uno dei grandi cocktail cubani che lo stato di Porto Rico l’ha portato a essere il drink ufficiale dell’isola. 

Ingredienti:

  • 5-6 cl di rum bianco 
  • 9 cl di succo di ananas 
  • 3 cl di crema di cocco 
  • 80 gr ghiaccio tritato 
  • 1,5 cl succo di lime 

NEGRONI 

L’Italia ha esportato in tutto il mondo diverse bevande: dal primo Americano, fino allo Spritz, passando per il Rossini, il Bellini e il fantastico Negroni. È forse tra i cocktail italiani più diffusi nel mondo, ideato a Firenze nel 1919/1920 dal conte Camillo Negroni, che in quegli anni frequentava spesso il Caffè Casoni di Firenze.

Amatissimo ovunque anche il Negroni “sbagliato”, con il Prosecco al posto del Gin,  inventato dal Mirko Stocchetto  nel 1968 a Milano, in seguito all’errore di un cameriere.

Ingredienti:

  • 3 cl di Campari
  • 3 cl di Vermouth rosso
  • 3 cl di Gin

WHITE RUSSIAN 

Alla fine degli anni Quaranta, nasce a Bruxelles il White Russian come variante del Black Russian (dove non è presente la panna o il latte). È stato servito in occasione della visita da parte dell’ambasciatore statunitense Pearl Mesta. Il nome deriva dall’origine russa della vodka.

Ingredienti:

  • Vodka 
  • Liquore al caffè 
  • Panna o latte 

MAI TAI 

Il Mai Tai ha origini americane, ma il suo nome deriva dala cultura della Polinesia. È diventato noto in tutto il mondo grazie a Elvis Presley in Blue Hawaii. Il suo nome in lingua tahitiana significa semplicemente buono, perché non serve aggiungere altro.

Ingredienti:

GIN TONIC

Questo drink è nato in India e inizialmente veniva utilizzato come medicina contro la malaria. Oggi è un cocktail diffuso in tutto il mondo e particolarmente legato alla cultura musicale Indie Rock.

Ingredienti:

  • 4 cl di gin 
  • 10 cl di acqua tonica 
  • 1 fetta di limone 
  • Ghiaccio 

SEX ON THE BEACH 

Classico cocktail da spiaggia e da aperitivo, ottimo per dissetarsi in estate . Nato negli anni ’80 dopo la diffusione della vodka negli Stati Uniti è una cocktail dal gusto fresco e pulito. 

Ingredienti:        

  • 4 cl di vodka
  • 2 cl di peach schnapps (liquore alla pesca)
  • 4 cl di succo fresco di arancia
  • 4 cl di succo di cranberry, mirtillo americano

QUALI SONO LE CITTÀ PIÙ VIVIBILI AL MONDO ?

Ciao a tutti! Oggi vi porterò alla scoperta delle città più vivibili al mondo del 2021.

Secondo il sondaggio condotto dall’Economist Intelligence Unit, Mercer e Monocle, le città più vivibili sono in Europa occidentale e settentrionale, l’Australia, il Nord America e la Nuova Zelanda.

Ecco a voi la lista.

1.TOKYO 

 Classificata da ormai tre anni come la città più vivibile la mondo, è l’emblema di come può essere la vita urbana. Qualsiasi sia la situazione, gli abitanti di Tokyo sono altruisti, considerano tutti gli altri e poi se stessi per rendere l’atmosfera della città ancora più piacevole.

2. VIENNA 

 Capitale dell’Austria, è una tra le città più vivibili grazie alle sue infrastrutture ben sviluppate, ai suoi alloggi disponibili e convenienti, ai trasporti efficienti, ai suoi grazi spazi verdi e alla sua cultura, inoltre, Vienna ha un ottimo clima aziendale. 

3. BERLINO 

Capitale della Germania, è popolare per il lavoro e gli affari; grazie alla sua storia è protagonista di una crescente forza finanziaria e tecnologica. Gli abitanti di berlino sono creativi, innovativi e attivi digitalmente, rendendo così la città un luogo ideale per le imprese.



4. MONACO DI BAVIERA 

Come Berlino, Monaco presenta una grande crescita tecnologica, una grande creatività ed energia tanto da essere orientata verso l’innovazione delle iniziative imprenditoriali. 

5. MELBOURNE 

 Famosa per “onorare le cose belle della vita” come l’arte, il design, cibo, cultura e architettura, Melbourne è tra le città più vivibili al mondo poiché vanta una sanità, un’istruzione, una politica ben sviluppate e stabili. Il suo centro presenta diversi edifici importanti tra cui Royal Exhibition Building e il Parlamento. 

6. COPENHAGEN 

Secondo il sondaggio condotto da Monocle, la città è stata candidata diverse volte come una tra le città vivibili al mondo. Copenhagen ha preferito le biciclette alle auto e sta migliorando il trasporto pubblico.

7. SYDNEY

Grazie alla scoperta dell’oro nel 1851, la popolazione di Sydney è aumentata radicalmente da 3500 nel 1850 a 200 000 nel 1871. La città ospita oltre 500 000, offrendo opportunità di lavoro alle persone. L’economia è ben integrata nell’economia globale e GEI l’ha addirittura classificata come 11esima economia nel mondo.

8. ZURIGO 

 Città all’avanguardia, Zurigo ospita uno dei più grandi centri finanziari al mondo; presenta sistemi di trasporto efficienti e convenienti con i suoi tram sempre puntuali  ele strade sono molte pulite; la città gode anche di un’ottima ambientazione naturale: è divisa dal fiume Limmat ed è circondata da montagne innevate, che offrono ai turisti una vista mozzafiato.

9. AMBURGO

 Classificata come una tra le città più vivibile in Germania dopo Berlino e Monaco. Nota per essere una delle città più stabili della Germania, Amburgo sta diventando una meta turistica preferita. La città vanta la presenza di numerose start-up e infrastrutture ben sviluppate, ha anche investito in intelligence e sicurezza con tassi di criminalità inferiori rispetto ad altre città tedesche e europee.  

10. MADRID 

Grazie al suo clima che offre oltre 300 giorni di cielo sereno ogni anno, la rende una destinazione perfetta. Madrid è anche conosciuta per la sua vivacità culturale e lo stile di vita che non è molto comune in altre città; la gente ha la reputazione di essere accogliente e amichevole. Come centro industriale, Madrid vanta di un’infrastruttura ben sviluppata e ospita diverse aziende. Le società basate sulle TIC(Information and Communications Technology) stanno acquisendo maggiore rilievo a Madrid rispetto a qualsiasi altra città in Spagna, creando ancora più opportunità per le imprese.

Come sembrare madrelingua spagnolo

Ciao a tutti!

Benvenuti nel mio blog.

Tra i vostri piani è in programma una vacanza in Spagna? Bene, prima di partire assicuratevi di conoscere alcune espressioni idiomatiche spagnole per sembrare un autentico cittadino spagnolo 😉.

Adesso vi elencherò alcune espressioni più utilizzate dagli spagnoli, buona lettura chicos y chicas! 😎

📌BUENO ➡️ BEH…

     Ecco vi faccio un esempio:     

  • 🇪🇸 ¿ te ha gustado el helado?  —— 🇮🇹 ti è piaciuto il gelato? 
  • 🇪🇸Bueno…los he comido mejores. ——🇮🇹 beh… ne ho mangiati migliori.

📌¡PERO BUENO…!➡️ BEH MA…!

      Esempio:

  • 🇪🇸Llegas a casa y ves que tus hijos han roto tu vestido favorito. ——  🇮🇹Arrivi a casa e vedi che i tuoi figli hanno roto il tuo vestito preferito.   
  • 🇪🇸¡Pero bueno! —— 🇮🇹 Beh ma!    

📌¿Y ESO?➡️ COME MAI?

      Esempio:

  • 🇪🇸Me duele mucho la cabeza. ——  🇮🇹Mi fa male la testa.
  • 🇪🇸 ¿Y eso?—— 🇮🇹Come mai?

📌QUÉ VA➡️ NO 

     Esempio:

  • 🇪🇸¿ Vienes a la fiesta este viernes?—— 🇮🇹 Vieni alla festa questo venerdì?
  • 🇪🇸 Qué va, no puedo, tengo que estudiar para un examen. —— 🇮🇹 No, non posso, devo studiare per un esame.

📌¡ ANDA YA!/ ¡VENGA YA!➡️ MA VA!

       Esempio:

  • 🇪🇸Mañana voy a la fiesta de mi amigo Brad Pitt.—— 🇮🇹Domani vado alla festa di Brad Pitt.
  • 🇪🇸¡Venga ya!—— 🇮🇹 Ma va!

📌¡FALTARÍA MÁS!➡️ CI MANCHEREBBE! 

      Esempio: 

  • 🇪🇸 a las 18 no puedo llegar a la fiesta, estoy trabajando, llego a las 19.——🇮🇹 alle 18 non posso essere alla festa, sono a lavoro, arrivo per le 19. 
  • 🇪🇸 perfecto, ¡faltaría más!—— 🇮🇹 perfetto, ci mancherebbe! 

📌 ESTOY DESEANDO➡️ NON VEDO L’ORA 

   Esempio:

  • 🇪🇸 Estoy deseando que vengas a visitarme. —— 🇮🇹 Non vedo l’ora che tu venga a trovarmi.     

📌POR SI LAS MOSCAS/POR SI ACASO➡️  NON SI SA MAI 

     Esempio:

  • 🇪🇸 Me voy a llevar la sombrilla al viaje, por si las moscas.—— 🇮🇹 Mi porto l’ombrello.

📌¡QUÉ QUAY!➡️ BELLO/FANTASTICO!

       Esempio:

  • 🇪🇸 Que guay que nuestras hijas son amigas, ¿verdad?—— 🇮🇹 Che bello che le nostre figlie sono amiche, vero ?

📌VALE➡️PERFETTO/VA BENE 

      Esempio:

  • 🇪🇸 ¿Quiere salir conmigo?—— 🇮🇹 Vuoi uscire con me?
  • 🇪🇸 Vale, por supuesto—— 🇮🇹 Sì, certo 

Dark tourism

Ciao a tutti! 

Sapete cosa si intende per dark tourism ? Adesso lo scoprirete!

Dark tourism o black tourism è uno dei settori più noti a coloro che desiderano fare viaggi alternativi.  Quindi cosa significa ? Consiste nella ricerca di luoghi più inquietanti, città fantasma, luoghi al limite caratterizzati da una storia oscura o famose per paurose leggende.  Ovviamente questi sono luoghi che nessuna agenzia di viaggio vi consiglierà, quindi in questo articolo vi indicherò i luoghi più in voga per questo tipo di attività! Stay tuned!

Tra i luoghi macabri da poter visitare vi è Pripyat, città fantasma che nel 1986 venne travolta dal disastro nucleare di Chernobyl, dopo l’esplosione non è stata mai più abitata a causa delle radiazioni mortali che ancora oggi causano livelli altissimi di mortalità .  Lo stesso vale per Fukushima, in Giappone dove la zona, fortemente contaminata dal metldown dei reattori nucleari viene considerata come il secondo disastro nucleare con le conseguenze più catastrofiche. 

County Offaly, il Leap Castle, Irlanda  Qui la cappella del castello  è stata testimone di un sanguinoso omicidio, che poi le ha conferito il nome di bloody chapel (cappella insanguinata). Adesso vi spiego quanto accaduto? Mentre il prete stava celebrando la messa, un uomo è entrato armato, dirigendosi proprio verso il sacerdote; lo attacca e lo trafigge con la sua spada, uccidendolo in pochi secondi. La gente, terrorizzata, è scappata raccontando a tutti di come il prete fosse stato ucciso da suo fratello. Il castello è pieno di storie dell’orrore e ancora oggi si parla di spiriti che invadono le stanze. 

Siete pronti per continuare questo “viaggio”? Bene, adesso vi parlerò dei luoghi infestati da fantasmi o demoni.

Il castello di Glamis, Angus, Scozia  Ci sono apparizione di spettri dalle sembianze di streghe, cavalieri in armatura, donne urlanti, e addirittura di un uomo che gioca a scacchi con il diavolo!

La casa parrocchiale di Jamtland, Svezia si dice che sia infestata dai fantasmi di tre donne velate che fissano il malcapitato durante il sonno.

La casa di Amityville a Long Island, Stati Uniti dimora in cui sono accaduti episodi strani, bizzarri dopo il massacro familiare che l’ha resa famosa.

La foresta di Aokigahara,Giappone. Ai piedi del monte Fuji, è stata testimone di molti suicidi. Secondo gli studiosi dell’occulto, la foresta è dimora di spiriti e demoni, e non è consigliabile perdersi nei suoi sentieri.

La Winchester House, San Jose, California, è una delle mete assolutamente da vedere per gli appassionati. Corridoi senza uscite, scalinate che non portano da nessuna parte, la ripetizione del numero 13. Più o meno cento stanze da visitare.

L’isola delle bambole,Messico (La isla de las muñecas), nella periferia messicana, è un luogo angosciante dove centinaia di bambole impiccate penzolano in attesa del coraggioso visitatore. La macabra collezione appartiene ad un contadino che ha deciso di condurre una vita da eremita sull’isola perché, dopo aver cercato di salvare inutilmente la vita di una bambina poi annegata, è impazzito e ha iniziato a recuperare bambole sporche e mutilate dai rifiuti, appendendole agli alberi come forma di rispetto verso la bambina morta.

La nave fantasma, Bimini (Bahamas)  Della SS Sapona, la nave distrutta da un uragano nel 1926, rimane sola uno scheletro arrugginito. Potrebbe fare effetto vederlo letteralmente galleggiare nello splendido mare delle Bahamas, ma con il tempo c’è stata una fusione con il paesaggio. 

Ossario di Sedlec, Repubblica Ceca  Al suo interno sono custoditi da 40mila a 70mila scheletri, esposti con pose artistiche, come per esorcizzare in un certo senso la morte stessa. 

La scala dell’esorcista, Georgetown (Washington, Usa) Si trova vicino il campus dell’Università di Georgetown. Nel 1973 questa ripida scala si è aggiudicata la location per la scena finale del fil l’Esorcista, diventando l’icona cinematografica del male. Di giorno sembra che faccia meno paura, ma di notte non lo è!

Se invece siete alla ricerca di creature leggendarie, dovete assolutamente andare nelle terre scozzesi nel lago di Loch Ness, poi andare a trovare il mostro delle terre freddi, lo Yeti, che si dice viva nascosto tra le vette dell’Himalaya tra Tibet e Nepal, per poi finire con lo spaventoso Chupacabra che si aggira per i paesi latini attaccando il bestiame degli allevatori.

Adesso passiamo ad una delle stragi più tristi e dolorose della storia: i campi di concentramento nazisti. Visitarne almeno uno è un’esperienza forte, cruda, dolorosa che senza dubbio vi lascerà una profonda ferita.

Piatti tipici spagnoli

Ciao a tutti ! Benvenuti in questo nuovo articolo. Oggi vi porterò alla scoperta di alcuni piatti tradizionali spagnoli assolutamente da provare almeno una volta nella vostra vita!

1 GAZPACHO e SALMOREJO 

Piatti tipicamente dell’Andalusia. Il gazpacho, più noto, ha una consistenza liquida ed è fatto con pomodori, cetrioli, peperoni, cipolle e aceto. Il salmorejo, tipico di Cordoba, è più denso ed i suoi ingredienti sono aglio, pomodori, olio d’oliva e pane e può essere servito con dadini di prosciutto crudo, uova sode o crostini di pane tostato. Queste zuppe vengono servite fredde durante l’estate. Esistono anche  diverse varianti che puoi trovare in varie regioni della Spagna come Estremadura, Andalusia e Castiglia La Mancia. 

GAZPACHO

SALMOREJO

2 COCIDO MADRILEÑO

Piatto tipico di Madrid, originariamente consumato dalla classe operaia durante il periodo invernale. È un piatto unico composto da uno stufato a base di ceci, verdure, maiale, pancetta e salsicce.

3 PULPO A LA GALLEGA o A FEIRA 

Ricetta tipica della Galizia. Secondo i buongustai questa pietanza a base di polpo deve essere servita su un piatto di legno, con un po’ di sale grosso, paprika dolce e olio d’oliva, accompagnato, se volete, da patate lesse. Non c’è festa in Galizia dove questo piatto non sia presente.

4 PAELLA 

Facciamo un salto nella Comunità valenciana. La paella alla valenciana è diventata, forse, la prima cosa a cui si pensa quando si dice “cucina spagnola”: protagonista indiscusso è il riso, ingrediente importato dagli arabi che in questa zona costituisce la base dell’alimentazione e ammette qualsiasi tipo di abbinamento. Vi riporto la ricetta originale che prevede pollo, coniglio, fagiolini, pomodoro, fagioli, riso e zafferano. La parola “paella” significa padella nella lingua valenciana ed è stato il contenitore -paella- che ha dato il suo nome al piatto cucinato.

5 TORTILLA DE PATATAS

 Regina indiscussa della cucina spagnola. La sua preparazione è di una estrema facilità, ma ci sono due correnti di pensiero:quelli che ritengono che la tortilla autentica si debba fare senza cipolla e quelli che invece dicono che è un ingrediente essenziale per la riuscita di una buona tortilla. La cosa certa è che uova e patate non possono mancare.

6 BACALAO AL PIL-PIL

Adesso vi porto nei Paesi Baschi. Gli abitanti dei paesi baschi sono abili marinai e sono specializzati quindi, nella preparazione del pesce. Il baccalà è molto diffuso e viene cucinato in diversi modi: fritto, in zuppa, a la vizcaína  (con salsa di peperoni secchi) e il bacalao al pil-pil. Si tratta semplicemente di baccalà con aglio, olio e peperoncino prima dissalato e poi soffritto in un tegame di terracotta. Il nome pil-pil potrebbe essere un’onomatopeica del rumore che si produce durante la preparazione, oppure una derivazione di piri-piri, peperoncino africano usato nella cucina del vicino Portogallo.

7 PATATAS A LA RIOJANA 

La Rioja è una piccola regione della penisola iberica. Il piatto più noto sono le patate alla riojana, una ricetta semplicissima che prevede solo tre ingredienti: patate, chorizo e peperoncino. Per cambiare, potete aggiungere delle gustosissime costolette di agnello, peperoni e altre spezie. Per completare il tutto, potete degustare il piatto con del vino rosso a denominazione Rioja.

8 CHURROS 

Di solito vengono mangiati a colazione o come merenda, accompagnati da cioccolata calda e spolverati con zucchero. Sono dolci fritti a base di farina, acqua, zucchero e sale.

9 TAPAS 

Cosa sono? Qual’è l’origine del nome?  Tapa è un termine spagnolo che comprende vari cibi tipici spagnoli caldi o freddi; sono piccoli stuzzichini serviti nei locali spagnoli accompagnati dalla birra o dal Tinto de Verano ossia vino rosso con ghiaccio allungato con limonata o aranciata. Il termine tapas nasce nell’Ottocento in Andalusia e prende il nome dal verbo spagnolo tapar (tappare), ossia l’usanza di coprire il bicchiere di vino nelle locande con un pezzo di pane o prosciutto per evitare che entrassero insetti o sporcizia. Sono delle mini pietanze di boquerones en vinagre ossia acciughe marinate, albondigas ovvero polpette di carne, formaggio, salsa aioli (un composto di olio d’oliva, limone e aglio pestato), croquetas fritte, pulpo a la gallega, tortillas.

10 FABADA ASTURIANA

Questo piatto è nato nelle Asturie, regione a nord della Spagna. Il protagonista del piatto è la faba, un tipo di fagiolo bianco cotto per diverse ore insieme alla carne di maiale, pancetta, chorizo e morcilla ottenendo uno stufato caldo ideale per le giornate fredde.   

11 CROQUETAS 

Uno dei piatti più classici della Spagna. Le più famose solo quelle di prosciutto iberico, pollo e baccalà. Si possono fare con qualsiasi ingrediente, vengono preparate mescolando la besciamella con la cipolla e l’ingrediente a vostra scelta; successivamente vengono passate nel pangrattato e poi fritte. Le troverete in qualsiasi locale spagnolo! 

Luoghi insoliti a Roma

La Piccola Londra

Tra uno dei luoghi nascosti e poco celebri della capitale troviamo questo angolo d’Inghilterra, situato nel quartiere Flaminio, in via Bernardo Celentano; questa strada privata così intrigante ha una storia ben precisa, che affonda le radici agli inizi del secolo scorso. Nel 1909 il sindaco anglo-italiano Ernesto Nathan amante di Roma desiderava portarla a livello delle grandi capitali europee, per quanto riguardasse la decorazione e il decoro. Viene dunque approvato un piano che però impediva di superare i 24 metri d’altezza e con villette che non potevano superare il secondo piano tutte rigorosamente con cancelletto in ferro. Camminando potrete notare le facciate delle case variopinte, con portoni in legno e scale in pietra.  

Sì! È davvero un piccolo angolo di paradiso che isola i residenti dal traffico di Roma.

Quartiere Coppedè 

A due passi dal centro di Roma, si trova uno tra i quartieri più particolari della città eterna. In stile Liberty, Art Déco, con influenze dell’arte gotica, greca, barocca e medievale, parliamo del Quartiere Coppedè, un complesso di 26 palazzine e 17 villini  situato tra la Salaria e la Nomentana. Un arco decorato che unisce i due palazzi detti “degli ambasciatori”, definisce l’ingresso del quartiere, progettato e realizzato tra il 1915 e il 1927 dall’omonimo architetto Gino Coppedè.  Il quartiere è caratterizzato da una fontana centrale, la Fontana delle Rane, composta appunto da 12 rane, nota per il bagno che i Beatles fecero dopo un loro concerto alla  discoteca accanto Piper.  La piazza è circondata da diverse palazzine per forma e dimensione. Troverete la Palazzina del Ragno che come il nome suggerisce ha un grande ragno sulla facciata, il Villino delle Fate caratterizzato da archi e fregi con diversi materiali come il marmo, il travertino, la terracotta e il vetro. 

Parco degli Acquedotti 

Situato tra i quartieri di Cinecittà e Quarto Miglio si estende per circa 240 ettari, un tratto di campagna romana che originariamente univa i Colli Albani e le porte della città. Qui sorgevano ben 6 degli 11 acquedotti che rifornivano l’antica Roma: Anio Vetus, Marcia, Tepula, Iulia, Claudio e Anio Novus. A questi si aggiunge l’ acquedotto Felice, che fu costruito in epoca rinascimentale dal papato e tutt’ora impiegato per l’ irrigazione. È uno tra i polmoni verdi del quartiere sud-est di Roma, che fa parte del Parco regionale suburbano dell’Appia antica.

Arco degli Acetari 

A Roma si nascondono diversi scorci d’epoca medievale e uno dei più caratteristici è l’Arco degli Acetari a due passi da Piazza Navona. Qui come potete notare il tempo sembra essersi fermato. 

Per scoprire questo gioiello nel centro di Roma, bisogna addentrarsi scoprendo così questo scorcio mozzafiato: scalette esterne tipiche delle case medievali, intonaci ocra e la natura che si fonde perfettamente all’architettura contribuiscono a rendere questo posto ancor più pittoresco. 

Si pensa che il termine “Acetari” derivi da “Acquacetosari”, detti poi “Acetosari”, ovvero i venditori di Acqua Acetosa che probabilmente veniva distribuita al mercato di Campo de’ Fiori. Insomma come potete ben vedere è uno scorcio medievale assolutamente da non perdere e da aggiungere nelle lista dei luoghi romani da vedere.  

Arco dei Banchi 

Adesso vi porterò in un luogo magico nel centro storico di Roma: via Arco dei Banchi, che collega via Paola a via del Banco di S.Spirito. Il nome si riferisce ai banchi dove i negozianti, banchieri, notai e mercanti di ogni tipo esercitavano le loro attività intorno a San Pietro.

Alzando gli occhi potrete notare il magnifico tetto affrescato da un cielo blu con le stelle!

Curiosità sul Giappone

Ecco a voi alcune simpatiche curiosità che forse non conoscevi!

CAPSULE HOTEL 

Il primo hotel di questo genere è stato inaugurato ad Osaka (大阪市) nel 1979 e da quel momento si sono diffusi nelle grandi città del Giappone ( 日本国): ma a cosa servono?

Le “stanze” che questi hotel mettono a disposizione sono di solito piccole, ma molto accessoriate: aria condizionata, televisore, riscaldamento. La cosa diversa con un hotel classico sono i servizi esterni che offre: quelli base offrono bagni con docce, armadietti per i bagagli altri invece mettono a disposizione computer con wifi, pigiami, sauna ecc…

Questi Capsule hotel, chiamati cosi perché hanno una sorta di “capsule” al posto della stanza,  vengono usati da impiegati che, lavorando fino a tardi, preferisco dormire in questi hotel economici nella città invece di farsi diverse ore di viaggio in treno per tornare a casa. 

LOVE HOTEL 

Questi hotel vengono frequentati spesso da coppie sposate. Siccome in Giappone gli appartamenti sono molto piccoli e con i bambini in casa, i genitori non riescono ad avere una loro intimità; lasciano per una sera i bambini a casa con la baby-sitter, andando in questi hotel, con camere ovattate, musica in sottofondo, champagne, concedendosi del tempo per loro.

I “BUTTA-DENTRO” (押し屋)

Per prendere il treno o la metropolitana, bisogna mettersi in fila dietro le altre persone, perfettamente allineate in fila per due, lasciando scendere prima i passeggeri dal treno per poi salire. Dato che, i giapponesi non amano essere scortesi, esistono questi “oshiya”, 押し屋, ovvero gli addetti alle ferrovie che aiutano, con l’uso di guanti bianchi, le persone a entrare nei treni quando sono pieni, così da non arrivare in ritardo a lavoro. 

NEL RISTORANTE 

I giapponesi, come si sa, sono molto attenti all’igiene personale e proprio per questo motivo nei ristoranti viene data una salviettina per lavarsi le mani. 

Il tè verde, in giapponese matcha (抹茶), è sempre gratis ed è servito prima di prendere l’ordine.

Nelle cene di lavoro al ristorante, di solito è la persona di grado più basso a servire da bere, prima ai superiori e poi scendendo di grado a tutti gli altri.

Nel caso degli amici, questa pratica non è molto diffusa, anche se viene comunque apprezzato versare da bere a un amico.   

CESTINI PER LA SPAZZATURA 

In Giappone è davvero difficile trovare in giro dei cestini della spazzatura, quindi vi verrà spontaneo chiedervi: dove gettano la spazzatura e qualsiasi altro rifiuto? Vi suonerà strano ma la risposta è in casa propria; i rifiuti vengono portati fino alla casa, dove in seguito verrano differenziati. 

IL GRUPPO SANGUIGNO 

Sapere il proprio gruppo sanguigno può essere utile per fare colpo in Giappone, come più o meno per noi in Italia i segni zodiacali identificano un tipo di personalità.